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Marco Cruciani

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Pensieri in libertà


Vent'anni e un giorno...

Pubblicato da Marco Cruciani su 7 Settembre 2015, 14:21pm

Vent'anni e un giorno...

Non ho motivi per pensare che Lucia Biancucci non abbia buona memoria. Un allenatore, non dimentica le sue annate migliori, le partite, i palazzetti, i volti, gli episodi, non dimentica nemmeno le parole. La didascalia, su questa foto, l’ha scritta lei, Lucia, e recita: “C2 anno 1995/1996, 1° Classificate”. Caspita, ma allora sono passati vent’anni ! 1995/96, 2015/16. Si, sono passati venti anni esatti da quella stagione, da quella “squadra dei sogni” che, come ricordava la sua coach, vinse il massimo campionato regionale femminile e portò la piccola “Pro Pila – Castel del Piano”, per la prima volta nella sua storia, su un palcoscenico nazionale. La prima volta. Certe prime volte non si dimenticano, non si cancellano, le metti in qualche cassetto della memoria e sai che, quando ne avrai voglia, quel cassetto potrai riaprirlo e trovarci, intatto, senza un granello di polvere, qualcosa di speciale…

Il ricordo di un’epoca, di una stagione e di anni intensi, di un gruppo di amici che imparò ad amare quello sport, giocandolo e vivendolo a trecentosessanta gradi, dentro e fuori dal campo. Partendo da un polveroso Cva, anno dopo anno, trovando la formula giusta persino per vincere, per trionfare in un campionato importante come la serie C femminile. Noi che eravamo tifosi della Sirio e che giocavamo a “fare la pallavolo” anche nel nostro paese; noi che capimmo, superando non poche resistenze, che due società divise da un fazzoletto di terra disperdevano tante energie importanti. Che la rivalità, il campanile, ad un certo punto si possono mettere da parte, che insieme può venire tutto meglio. Quel gruppo dirigente è rimasto un gruppo che, pur allontanandosi fisicamente in qualche caso, è rimasto comunque legato. Credo senza alcun dubbio che quelle persone… Milena, Laura, Renato, Susanna… Patrizio, Fabio, Max, Piero, Dania, Andrea, Roberto… siano alcune tra le persone più in gamba che io abbia conosciuto. E se a distanza di vent’anni devo fare dei nomi di persone che considero amiche, posso farvi i loro senza alcuna esitazione.

Persone capaci di lavorare insieme lealmente, correttamente, persone accumunate prima di tutto da qualità morali e poi da capacità organizzative e da una passione sportiva. Le qualità morali, le “tensioni morali” per dirla citando qualcuno molto più importante di noi, sono quelle che fanno la differenza. Perché tu puoi fare qualsiasi cosa, salire su qualsiasi palcoscenico, vincere tutti i campionati del mondo, ma ciò che conta, l’unica cosa che conta, sono i valori, le qualità morali che ispirano il tuo essere e il tuo agire. Sono quelle che dicono chi sei e alla fine spiegano ciò che riesci a realizzare.

Poi, come dice qualcuno, nello sport sono i risultati che contano. E forse, non a caso, arrivarono anche quelli, a premiare tutto un ambiente che si era guadagnato ciò che aveva costruito. Mettendo insieme anche la squadra che ha dato il là a queste righe, un gruppo di ragazze che, forse in maniera per niente casuale, è rimasto anch’esso legato, unito da quella esperienza, nel tempo. Forse nell’aria c’era qualcosa di buono, forse nell’ambiente tutto si creò un’alchimia unica, forse tutti trovarono lì qualcosa che li fece rendere al meglio, al massimo delle loro possibilità. Fu così che si vinse, sul campo. E forse, quelle stesse persone, hanno continuato a “vincere”, ad essere persone di qualità, anche dopo aver scritto la parola fine su quel capitolo della loro vita.

In questi giorni, tante squadre, tanti gruppi, di tutte le età, stanno ricominciando la loro stagione sportiva, sottorete, su campi in erba o con la palla a spicchi tra le mani. Ci auguriamo che per tutti sia una stagione positiva, ricca, piena di momenti da ricordare. Di successi, di rapporti che crescono e si consolidano, di semi che continuano a germogliare, tra un solco e l’altro dei rispettivi campionati. Con l’augurio che, tra vent’anni, come accade oggi anche a noi, possiate ricordare questa e tutte quelle che avere vissuto, come belle, bellissime, indimenticabili stagioni.

Ovviamente, quella nostra “squadra dei miracoli” non si dimentica e, se volete, vi dico esattamente chi sono le ragazze della foto, tenendo conto che in questa, scattata a Terni, mancano comunque due elementi importantissimi come Elisa Bartoccini e Laura Nicolini ! In ogni caso... Da sinistra in alto Luisa Giulietti, Marinella Antolini, Lara Perella, Sabrina Covarini, Sara Calzoni, Mara Moretti ed il coach, Lucia Biancucci; il trio centrale è formato da Beatrice Zuccaccia, Mariangela Antolini e Silvia Covarini; sedute, infine, ci sono Monica Calzoni e Stefania Cuccagna. Venti anni dopo, indimenticabili, come “Malizia, Nappi, Ceccarini, Frosio…”. Le squadre dei miracoli, come certe bandiere, come è stato scritto ieri in Curva Nord, non si ammainano. Te le porti nel cuore, per non dimenticarle mai più...

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