Un po' del nostro tempo migliore

Come sempre il caro vecio Busanetti ha una bella, importante dose di ragione ! Come dice lui, “Le meglio pagine sono sempre le ultime”. Sono quelle che puoi ancora scrivere, quelle che sono rimaste in qualche angolo del cuore, prima ancora che sui tasti del pc, nonostante tutto. Nonostante, tanto per cominciare, quel “Pallavolo Pro Pila – Castel del Piano” non esista più, almeno dal punto di vista formale. Ma questo, per chi ha vissuto quell’avventura, non cambia la sostanza delle cose. Ovvero l’orgoglio di aver vissuto anni intensi sottorete, crescendo insieme, tra un palleggio e una schiacciata, tra una partita e una pizza al Gi.Bi. Non cambia soprattutto il fatto che la magia dello sport, vissuto forse da persone un po’ speciali, ha permesso a tutti noi di costruire rapporti che sono durati nel tempo… Con molte di quelle persone (atleti, atlete, dirigenti, allenatori, genitori…) ci si vede molto meno, ma ogni volta che per qualche ragione - a volte curiosa e spesso casuale - le nostre strade tornano ad incrociarsi, è come se si rianimasse una fiammella che non si è mai spenta, come se tornasse a brillare una luce che ognuno di noi ha tenuto viva da qualche parte. Ci piace pensare che sia una specie di magia, di cui tutti noi siamo stati e siamo protagonisti. Nel suo piccolo, la sua parte l’ha fatta anche la voglia di “fare comunicazione” di chi si è divertito a raccontare ciò che vedeva e soprattutto quel che provava. Perché forse il segreto vero è stato quello di non aver mai nascosto le nostre emozioni… Aver scritto e raccontato le gioie e le lacrime senza paura, senza compromessi, senza il timore di far scoprire tutto quello che eravamo... Forse per questo siamo stati “amati” e anche un po’ “odiati” allo stesso tempo. Ma anche questo ha fatto e forse fa ancora parte del gioco. Già, perché il gioco, in qualche modo, ognuno di noi l’ha continuato fuori dal campo, lontano dalla mitica Palestra Territoriale e dalle sue panche di legno dove tante volte abbiamo posato le pagine fotocopiate di Te-Le Suono News. E ci piace pensare (e forse è davvero così) che il tempo non ci abbia cambiati. Che ognuno di noi abbia percorso e stia percorrendo le strade della vita portandosi dietro un po’ di quello spirito, di quel modo di essere. Di quel modo di vivere le cose con passione, con la voglia di essere protagonisti, che magari ti fa sentire un po’ meno la fatica, che c’è e a volte è pure tanta… E chissà che quel “sacro fuoco” di un tempo ormai lontano – vent’anni, mica bruscolini… - ognuno di noi non riesca a trasmetterlo a qualcuno che ti sta crescendo accanto… Per esempio alla piccola Sara, che da lunedì ha scoperto che di cognome fa Mezzasoma. E che magari scoprirà fra qualche anno che il papà Andrea era uno dei redattori di Te-Le Suono News. E allora, glielo spiegherai tu Andry, che quello, è stato un po’… del nostro tempo migliore !